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Filanda di forno
La filanda di Forno (ex Cotonificio Ligure) è un edificio di fine ottocento realizzato per lavorare il cotone sfruttando la forza delle acque  con  motori idraulici ed a vapore.Filanda
La filanda è rimasta in esercizio fino all'inizio della seconda guerra mondiale in cui fu usata come magazzino militare e gravemente danneggiata. Nel dopoguerra non ha più ripreso l'attività produttiva.


uisp

fotoMONTE CASTAGNOLO E CIMA DELLA CROCE

Un balcone con vista montagna di Raffaele Mita

maggio 2011

Escursione molto panoramica tra la valle di Forno e Resceto non ci sono particolari difficoltà è utile una frontale  per la visita di una piccola miniera di onice dimessa ormai da tempo.

Località di partenza e arrivo: Forno (MS)
Tipo d’escursione: Camminata sulle pendici del monte Castagnolo e cima della Croce
Difficoltà: Camminata per tutti con un po’ di allenamento
Quota: Minima: 200 m; massima: 1060 m.
Dislivello: In salita e discesa: 1.400 m
Lunghezza: 14 Km
Tempo di percorrenza: 7h
Cartografia: Carta delle Apuane scala 1:25000, Ed. Multigraphic, carta n. 101/102

- Descrizione dell'escursione (Pdf)

- Mappa della zona

- Profilo altimetrico

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fotoCome arrivare:
Dal centro di Massa seguire l’indicazioni per Resceto e Forno. Si procede lungo il torrente Frigido sempre seguendo le indicazioni per Forno. Arrivati si parcheggia all’ingresso del paese, dopo sarà molto più difficile trovar posto


Descrizione:
Dal paese si attraversa il torrente Frigido su un piccolo ponte in pietra, il Ponte dell’Indugio, poi si gira a destra salendo verso il cimitero. A sinistra dell’ingresso del cimitero ha inizio un percorso a scalini che, prima tra abitazioni poi per bosco conduce in direzione sud-est alla località Pian dei Santi (570 slm), case di contadini ormaiDal paese si attraversa il torrente Frigido su un piccolo ponte in pietra, il Ponte dell’Indugio, poi si gira a destra salendo abbandonate da tempo. Proseguendo sul versante sud del monte Girello incontriamo l’ingresso di una vecchia miniera d’onice visitabile con l’uso di una pila (Foto01). Tornati sul sentiero aggiriamo i versanti sud efoto est del monte Girello e guadagnamo quota fino ad incrociare il sentiero n. 161 proveniente dal paese di Resceto. Seguiamo il sentiero nel bosco fino ad uscirne sul crinale del monte Castagnolo con una bellissima vista (Foto02). Guardando verso nord in senso orario vediamo il monte Sagro, il Grondilice, il Contrario, il Cavallo, il Tambura, il Sella ed il Macina (Foto03, Foto04 e Foto05).
Da qui abbandoniamo il sentiero segnato per proseguire dritto verso il rudere di casa Castagnolo. Volendo raggiungere cima della Croce occorre salire a sinistra verso la cresta e percorrerla facendo attenzione al tipico terreno apuanico di pietre smosse e paleo (Foto06). Tornati al rudere proseguiamo verso nord in direzione di una cava abbandonata. Da questa parte una Via di Lizza (Foto07), una pista su cui venivano fatti transitare i blocchi di marmo ancorati su appropriate slitte; la seguiamo fino a quando non entra nel bosco per abbandonarla per una traccia a sinistra. Questo punto è riconoscibile per la presenza sul lato destro della via di lizza di un grande blocco di marmo con due fori scavati, uno circolare l’altro esagonale (Foto08, Foto09). fotoQuesti fori servivano per incastrare, in modo che non ruotassero su se stessi, dei pali in legno di castagno a cui erano avvolte le corde, prima in canapa poi in acciaio, usate per frenare la discesa dei blocchi di marmo dalle cave di estrazione fino a valle. Seguiamo la traccia che, con dei sali-scendi, sfrutta una cengia naturale, a tratti esposta, del versante Est di cima della Croce (Foto10 e Foto11) fino alla foce della Vettolina (1050 slm). Dove incrociamo il sentiero segnato n. 170 proseguiamo a sinistra, a destra il sentiero scenderebbe verso Resceto. All’incrocio con la traccia segnata con il n. 36 (Foto12) seguiamo questa, prima per sentiero poi per una strada di cava abbandonata fino ad incrociare di nuovo il sentiero n. 161 abbandonato in precedenza. Poco dopo lasciamo la strada per seguire sempre il sentiero n. 161che entra nel bosco a sinistra. fotoQuesto ci ricondurrà a Forno passando dai casolari ormai abbandonati di Celia Caldia (Foto13 e Foto14). Il sentiero esce a monte del paese di Forno all’altezza del bivio per il Vergheto, scendendo verso il paese è consigliata una sosta alla sede del Parco delle Alpi Apuane ricavata nell’ex cotonificio ligure, Proseguendo si attraversa tutto il paese per tornare alle auto.

Nota:
Si consigliano scarpe o scarponi da escursionismo, una torcia e caschetto per visitare la miniera ed acqua in quantità, specialmente nel periodo estivo.

Riferimenti:

- Parco delle Alpi Apuane
  (www.parks.it/parco.alpi.apuane/)

- Filanda di Forno
  (http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/FilandaFornoExCotonificioLigure.html)

- Filanda di Forno
  (http://www.cantierenavipisa.it/web-data/Pdf/Gradus/5.1-18ImpaginatoGuidarelli.pdf)

- Parcapuane
  (http://www.parcapuane.toscana.it)

- La Pietra Vivente
  (http://www.parcapuane.toscana.it)

- Naturalmente Scienza - Apuane
  (http://www.naturalmentescienza.it/ipertesti/Apuane/index.htm)


Autore: Raffaele Mita,  e-mail: lelemita@libero.itAssociazione: Aiosa

Nota legale:
L’autore e Mondogeo pongono la massima attenzione a riportare informazioni corrette.
In ogni caso non si assumono alcuna responsabilità diretta o indiretta di quanto sopra riportato.